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Bell AH-1 Cobra

Posted by on 5 Aprile 2012




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Bell AH-1 Cobra (denominazione del costruttore Model 209) è un elicottero d’attacco a turbina con rotore a due pale, progettato e costruito negli Stati Uniti d’America dalla Bell Helicopter (ora Bell Helicopter Textron) a partire degli anni sessanta. Ha in comune il motore, la trasmissione e il rotore con il precedente UH-1 “Huey”, tanto da essere a volte chiamato “Hueycobra”.
L’AH-1 è stato il componente principale della flotta di elicotteri d’attacco dell’U.S. Army, fino a quando l’esercito statunitense non lo ha sostituito con l’AH-64 Apache. Versioni aggiornate continuano a essere impiegate da altri utilizzatori e le successive versioni bimotore sono ancora in servizio con il corpo dei Marines, per i quali costituiscono il principale modello di elicottero d’attacco.

Storia

Origini del requisito

La storia dello sviluppo del Bell AH-1 Cobra è strettamente connessa con quella del Bell UH-1, il primo elicottero moderno di successo, introdotto nel 1962 nella guerra in Vietnam e impiegato fino a farne una icona del conflitto. L’UH-1 di fatto rese possibile la dottrina di impiego della “cavalleria dell’aria”, teorizzata per la prima volta durante quel conflitto. La dottrina militare americana in quel teatro di operazioni ipotizzava l’impiego di forze estremamente mobili che potessero essere rapidamente dispiegate in tutto il Vietnam. L’esperienza maturata anche durante la precedente guerra di Corea portò a teorizzare che non ci sarebbero state lunghe battaglie per il mantenimento di posizioni, ma, invece, truppe trasportate da flotte di UH-1 Huey avrebbero avuto modo di spostarsi lungo tutto il teatro di guerra, ingaggiando il combattimento in tempi e luoghi di propria scelta.La massiccia espansione della presenza militare americana in Vietnam aprì una nuova era alla guerra aerea. Il fulcro della tattica dell’esercito americano diventò l’impiego degli elicotteri e la protezione di questi mezzi diventò un argomento vitale. Divenne infatti ben presto evidente che elicotteri da trasporto disarmati erano vulnerabili contro il fuoco da terra delle truppeViệt Công e Nord vietnamite, in particolare nelle fasi in cui gli elicotteri si abbassavano nelle zone di atterraggio per consentire lo sbarco. Senza il supporto di artiglieria o di forze di terra, l’unico modo per rendere sicura una zona di atterraggio sarebbe stato intervenendo dall’aria, preferibilmente con un mezzo aereo in grado anche di ricoprire il ruolo di scorta degli elicotteri durante il volo di trasferimento e con la capacità, nello stesso tempo, di orbitare sulla zona di atterraggio a protezione ed in funzione dell’evolversi della battaglia. Già nel corso del conflitto in Vietnam, man mano che venivano consegnate versioni successive e potenziate degli Huey (UH-1D e UH-1H), gli elicotteri di versioni precedenti venivano trasformati in “cannoniere volanti” armate con mitragliatrici e razzi per l’impiego come scorta armata.Il successo di queste versioni preparò la strada per l’acquisizione di elicotteri progettati appositamente per questo ruolo.


Il requisito AAFSS 

La soluzione dell’U.S.Army per il superamento delle limitazioni del Sioux Scout fu l’emissione di un requisito esteso a tutti i costruttori di elicotteri per un “Advanced Aerial Fire Support System” (AAFSS).Il requisito AAFSS avrebbe portato alla impostazione del Lockheed AH-56 Cheyenne – un elicottero che si sarebbe rivelato troppo ambizioso, complesso e costoso e che fu cancellato definitivamente alcuni anni più tardi, nel 1972. Il programma Cheyenne contribuì alla messa a punto di nuove tecnologie per gli elicotteri da attacco e dimostrò di essere in grado di produrre alcuni risultati prestazionali di rilievo, ma non fu mai in grado di accreditarsi come un progetto funzionale. Servì però per sottolineare una importante regola negli elicotteri da combattimento: la sopravvivenza sarebbe stata assicurata da una giusta combinazione di velocità, agilità e armamento.


Il Model 209 e la soluzione “a interim” 

La Bell non fu invitata a partecipare al programma AAFSS e, malgrado l’impegno dell’esercito in quel programma, continuò autonomamente con la propria idea di sviluppo di un elicottero da combattimento più leggero e piccolo di quello di quel requisito.[9]Nel gennaio 1965 la società decise di investire un milione di dollari per sviluppare autonomamente il proprio progetto.
La Bell realizzò quindi il Model 209 riprendendo largamente i concetti delineati con il “mock-up” “Iroquois Warrior”. Per la realizzazione, si utilizzò l’affidabile trasmissione e il sistema rotore “540” dell’UH-1C, il motore a turbina T53 dell’UH-1, più un sistema di autopilota “Stability Control Augmentation System” (SCAS).
Nello stesso tempo, l’evoluzione del conflitto nel Vietnam influiva in favore della rapida adozione di un elicottero armato, in conseguenza dell’aumentare degli attacchi alle truppe americane, che sarebbero arrivate a 50 000 effettivi per la fine del 1965.
Il 1965 era anche l’anno stabilito per la scelta del progetto a cui affidare il programma AAFSS, ma a causa di difficoltà tecniche e politiche la definizione del programma era bloccata. L’U.S. Army necessitava di una soluzione a “interim” per un elicottero armato e chiese a cinque costruttori di proporre una soluzione rapida. Le proposte furono versioni armate deiBoeing Vertol ACH-47A, Kaman HH-2C Tomahawk, Piasecki Piasecki 16H Pathfinder, Sikorsky S-61 e il Bell 209.
Il 3 settembre 1965 la Bell presentò ufficialmente il suo prototipo e quattro giorni più tardi, effettuò il primo volo a solo otto mesi di distanza dall’inizio dello sviluppo. Nell’aprile 1966, il Model 209 risultò vincitore rispetto agli elicotteri concorrenti per la soluzione “ad intermi” e l’esercito americano firmò il primo contratto di produzione per 110 esemplari.
Il dimostratore Bell 209 fu utilizzato per i successivi sei anni per le prove sui sistemi di armamento e sugli altri equipaggiamenti. Fu aggiornato per allinearsi allo standard AH-1 di produzione nei primi anni settanta. Il dimostratore è stato in seguito consegnato al General George Patton Museum a Fort Knox e riconvertito approssimativamente nella sua configurazione originale.
L’avvio della produzione 
Il progetto del Bell 209 fu modificato prima di entrare in produzione di serie. Il carrello a pattino retrattile fu sostituito con uno più semplice e fisso. Venne adottato un rotore a pale più ampie e i modelli in produzione avevano un tettuccio in plexiglas al posto di quello corazzato del 209, che risultò pesante al punto da limitare le prestazioni.
Impiego operativo con gli Stati Uniti nel Vietnam 
Il primo AH-1G HueyCobra venne consegnato nel giugno 1967. Originariamente designato UH-1H, adottò subito la lettera “A” per “da attacco” e quando una versione migliorata dell’UH-1D venne chiamata UH-1H, lo HueyCobra divenne l’AH-1G.
L’AH-1 venne inizialmente considerato una variante della linea H-1 e, per questo motivo, venne utilizzata la lettera G per la prima variante.
La Bell costruì 1 116 AH-1G per l’esercito americano tra il 1967 e il 1973. I Cobra accumularono oltre un milione di ore di volo operativo in Vietnam.
 Gli AH-1 Cobra vennero impiegati durante l’offensiva del Tet del 1968 e fino alla fine della guerra del Vietnam per fornire supporto di fuoco alle forze terrestri, servizio di scorta e altri ruoli, incluso quello di equipaggiare due battaglioni di “artiglieria aerea con razzi” – aerial rocket artillery (ARA) inquadrati nelle divisioni aeromobili. I Cobra formavano anche dei gruppi detti “hunter killer” in coppia con gli elicotteri da avvistamento OH-6A. Un OH-6 volava basso e lento per individuare le forze nemiche: se l’OH-6 attirava il fuoco, interveniva il Cobra colpendo la postazione nemica che si scopriva.


Impiego in Israele 

Sin da metà degli anni settanta il Libano rappresentava il fronte più attivo per Israele. Le caratteristiche uniche dei Cobra unite alla dotazione di armamenti di precisione, rendevano questi elicotteri ottimali per il teatro di operazioni libanese e la IAF li acquisì e cominciò ad utilizzarli con regolarità per oltre 20 anni. Il primo attacco con i Cobra ebbe luogo il 9 maggio 1979 vicino Tiro. Al tramonto, due AH-1 attraversarono il confine sul Mediterraneo e lanciarono due missili ognuno colpendo gli obiettivi assegnati. I Cobra sono stati utilizzati intensivamente dalla Israeli Air Force nella guerra del Libano del 1982 per distruggere i corazzati e le fortificazioni Siriane. Gli AH-1 distrussero dozzine di mezzi corazzati, compresi alcuni moderni carri armati T-72 di produzione sovietica. I Cobra sono stati molto attivi nelle maggiori operazioni contro Hizbullah, quali l’operazione “Accountability” e “Grapes of Wrath”.
Tuttora la Heyl Ha’Avir utilizza i Cobra, rinominati “Tzefa” (צפע), ebraico per vipera,riscuotendo apprezzamenti positivi da parte degli stati maggiori.
Pakistan 
L’Esercito Pakistano ha anche utilizzato l’AH-1 come principale elicottero armato durante la metà degli anni settanta, nel corso delle rivolte tribali nella provincia del Belucistan. Le recenti insurrezioni nelle regioni del Waziristan hanno visto AH-1 pakistani impiegati contro i combattenti Talebani e di Al Qaeda e le tribù loro alleate, così come negli scontri susseguenti alle insurrezioni in Baluch sollevate dai armati delle etnie Bugti e Marri comandate da Nawab Akbar Khan Bugti, leader delBalochistan Liberation Army, dalla prima metà degli anni 2000.
Cessazione dell’impiego con l’U.S.Army
Gli Huey Cobra furono acquisiti anche dall’United States Marine Corps che li utilizzò nelle operazioni durante 1983 invasion of Grenada. Durante la guerra del golfo del 1990-91, i Cobra e i SeaCobra vennero utilizzati in ruoli di supporto. I Marines impiegarono 91 SeaCobras e l’esercito 140 Cobra. Tre AH-1 vennero persi in incidenti durante i combattimenti e dopo il cessate il fuoco. I Cobra statunitensi sono stati impiegati in operazioni per tutti gli anni novanta e alcuni continuano a operare con le forze armate americane, per esempio con i Marines durante la guerra in Iraq.
Lo U.S.Army dismise gli AH-1 nel corso degli anni novanta e ritirò l’AH-1 dal servizio attivo nel marzo del 1999 lasciandolo solo in organico alla riserva.Successivamente l’esercito statunitense ritirò l’AH-1 dalla riserva nel settembre 2001. Gli AH-1 radiati sono stati ceduti ad altre nazioni o al Servizio forestale degli Stati Uniti.
Impiego nella lotta aerea antincendio
Nel 2003, il Servizio forestale degli Stati Uniti acquisì 25 AH-1F radiati dall’U.S. Army.Gli elicotteri sono stati ridesignati come Bell 209 e sono in corso di conversione alla versione Firewatch Cobra con sensori agli infrarossi e a intensificazione luminosa per il controllo della situazione in tempo reale durante la lotta aerea antincendio. Il dipartimento alle foreste della Florida ha anche acquisito 3 AH-1P dall’U.S. Army. Questi modelli sono chiamati Bell 209 “Firesnakes” e sono equipaggiati con un sistema in grado di lanciare acqua o liquido ritardante.

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Varianti Monomotore

Bell 209
Prototipo originale dell’AH-1G con carrello a pattino retrattile. Questo modello è stato utilizzato anche dallaFAA per la certificazione civile degli AH-1S ex U.S. Army utilizzati per il servizio antincendio.

AH-1G HueyCobra
“G” come gunship (cannoniera). Modello iniziale, avviato in produzione a partire dal 1966 per l’esercito americano, equipaggiato con una turbina da 1400 shp Avco Lycoming T53-L-13.

JAH-1G HueyCobra
Un elicottero per prove sui sistemi di armamento, compreso il missile Hellfire e un cannone a canne multiple.

TH-1G HueyCobra
Versione da addestramento a doppio comando. La differenza principale consiste nella aggiunta di servocomandi idraulici per la postazione anteriore per pareggiare il vantaggio meccanico normalmente disponibile nella postazione posteriore.

Z.14 HueyCobra
Designazione dell’ AH-1G data dalla Marina Militare Spagnola.

YAH-1Q
8 AH-1G equipaggiati con la Telescopic Sight Unit (TSU) XM26 e due lanciatori a 4 posti M56 TOW.

AH-1Q HueyCobra
Versione equipaggiata con il sistema M65 TOW/Cobra, Telescopic Sight Unit (TSU) M65 e sistema ottico M73. Tutte le versioni successive imbarcheranno la TSU e saranno disponibili con la capacità di sparare il missile TOW.

YAH-1R
AH-1G con motore T53-L-703 e senza il sistema TOW.

YAH-1S
aggiornamento dell’AH-1Q e del sistema TOW.

AH-1S
Il modello di base AH-1S è un AH-1Q aggiornato con un motore T53-L-703 da 1800 shp. L’ AH-1S veniva denominato anche “Improved AH-1S”, “AH-1S Modified”, o “AH-1S(MOD)” prima del 1988. (Prima del 1988, tutte le varianti aggiornate venivano considerate varianti dell’AH-1S.)

AH-1P
100 elicotteri prodotti con rotori in materiale composito, glass cockpit e migliorata disposizione della strumentazione per il volo del tipo “nap-of-earth” (NOE) a bassissima quota. L’AH-1P veniva anche chiamato “Production AH-1S”, o “AH-1S(PROD)” prima del 1988. Questi aggiornamenti erano considerati lo Step 1 del programma di aggiornamento per gli AH-1S.

AH-1E
98 elicotteri prodotti con l’ Enhanced Cobra Armament System (ECAS) costituito dal sottosistema M97A1 consistente in un cannone a tre canne M197 da 20 mm. L’AH-1E veniva denominato “Upgunned AH-1S” o “AH-1S(ECAS)” prima del 1988. Questi aggiornamenti erano considerati lo Step 1 del programma di aggiornamento per gli AH-1S. Gli AH-1E non avevano l’M147 Rocket Management Subsystem (RMS) e quindi non erano in grado di utilizzare i razzi da 2.75 pollici.

AH-1F
143 elicotteri prodotti e 387 convertiti a partire da AH-1G. L’AH-1F incorpora sia lo Step 1 che lo Step 2 del programma di aggiornamento degli AH-1S e prevedeva inoltre l’installazione del sistema M147 RMS, del sistema M143 Air Data Subsystem (ADS), di un telemetro laser per l’acquisizione di bersagli, un jammer per gli infrarossi installato al di sopra degli scarichi motore e un sistema di abbattimento della traccia infrarossa dei gas di scarico. L’AH-1F veniva anche denominato “Modernized AH-1S”, “AH-1S Modernized Cobra”, o “AH-1S(MC)” prima del 1988.

Model 249
Dimostratore sperimentale con rotore quadripala, motore potenziato e equipaggiamento sperimentale, tra cui il missile Hellfire.

Bell 309 KingCobra
Versione sperimentale con motore a turbina Lycoming T-55-L-7C.

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Utilizzatori 
Operatori attuali 
 
Bahrain
Royal Bahraini Air Force ha acquisito altri 24 AH-1P e 6 TAH-1P da addestramento.Il Bahrain nel 2008 aveva in dotazione 10 AH-1E, 6 AH-1P e 6 TAH-1P.
 
Israele
Heyl Ha’Avir 55 AH-1 “Tzefa” צפע (“Viper”), suddivisi tra varianti S, F e G.
 
Giappone
Japan Ground Self-Defense Force – 2 AH-1E e 89 AH-1S costruiti su licenza dalla Fuji Heavy Industries tra il 1984 e il 2000.
 
Giordania
Al-Quwwat al-Jawwiyya al-malikiyya al-Urdunniyya – acquisiti 24 AH-1S e 9 AH-1F. Nel 2008 risultano in servizio 22 AH-1S e 9 AH-1F.

 Pakistan
Esercito Pakistano – acquisiti 20 AH-1S negli anni novanta (in seguito aggiornati a AH-1F) e ordinati altri AH-1F nel 2004. Il Pakistan ha 39 tra AH-1S e AH-1F in servizio al novembre 2008. e nel 2008 ha ordinato altri Cobra.

 Corea del Sud
Esercito della Repubblica di Corea – acquisiti 42 AH-1S e 20 AH-1F Cobras. Nel 2008 rislutano operativi 29 AH-1F/J.
 
Thailandia
Reale Esercito Tailandese – acquisiti 4 AH-1F nel 1990. Al novembre 2008, l’esercito ha 3 AH-1F operativi.
 
Turchia
Esercito Turco – ricevuti 32 AH-1P/S Cobra usati. Sono stati aggiornati allo standard AH-1F. Nel 2008 risultavano operativi 23 AH-1 Cobra.

 Stati Uniti
Servizio forestale degli Stati Uniti (25 AH-1F, convertiti allo standard Bell 209 Firewatch Cobra)
Florida Department of Forestry (3 AH-1P, convertiti nella versione Bell 209 “Firesnakes”)

Operatori precedenti 
 
Spagna
Marina Militare Spagnola – ricevuti 8 AH-1G, sostituiti dagli Eurocopter Tiger.
 
Stati Uniti
United States Army – sostituiti con gli AH-64 Apache.
United States Customs Service – utilizzò un piccolo numero di AH-1G tra il 1981 e il 1986.
United States Marine Corps – AH-1G prima dei ricevere gli AH-1J bimotore.



Bell AH-1 SuperCobra


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Il Bell AH-1 SuperCobra è un elicottero d’attacco biturbina basato sul Bell AH-1 Cobra. La famiglia bimotore derivata dal Cobra monomotore originale, include l’AH-1J SeaCobra, l’AH-1T Improved SeaCobra e l’AH-1W SuperCobra. L’AH-1W è attualmente la spina dorsale della flotta di elicotteri d’attacco dello United States Marine Corps, ma verrà sostituito nel prossimo decennio dall’AH-1Z Viper, versione ulteriormente sviluppata.

Storia 

Sviluppo 

L’ AH-1 Cobra monomotore fu sviluppato nella metà degli anni sessanta come elicottero armato per l’United States Army impegnato all’epoca nella guerra del Vietnam. Il Cobra condivideva il motore, la trasmissione T53 e il rotore con il preesistente UH-1 “Huey”.
Nel giugno del 1967 la Bell iniziò la consegna dei primi AH-1G HueyCobra; la produzione andò avanti fino al 1973, per un totale di 1116 unità (e più di un milione di ore di volo in operazioni militari).
L’United States Marine Corps, molto interessato al Cobra, preferiva però un velivolo che fosse bimotore, per una questione di maggiore sicurezza nelle operazioni sull’acqua, e che disponesse di una torretta dotata di un armamento più potente.
Inizialmente, il Dipartimento della Difesa americano si oppose alla fornitura di elicotteri dotati di doppio motore, credendo che ci sarebbero stati più vantaggi nell’avere un unico elicottero in comune tra il corpo dei Marines e l’esercito, piuttosto che supportare differenti versioni. Ma nel maggio del 1968, i Marines riuscirono a stipulare un contratto con la Bell per la fornitura di 49 AH-1J SeaCobra bimotori e nel 1969, come misura temporanea, acquisirono dall’esercito 38 AH-1G.
I SeaCobra vennero equipaggiati con il cannone M197 a canne rotanti calibro 20 mm derivato dall’M61 Vulcan.
Negli anni settanta, le richieste da parte dell’USMC di disporre di una macchina in grado di operare con temperature di esercizio più elevate e con capacità di carico bellico maggiori, portarono la Bell allo sviluppo dell’AH-1T “Improved SeaCobra”. Questo elicottero si basava sul modello sperimentale Bell 309 King Cobra, da cui riprendeva gli aggiornamenti negli organi di trasmissione e nel gruppo motori a turbina, divenuto un Pratt & Whitney Canada T400-CP-400 Twin Pac. Strutturalmente, era dotato di una fusoliera e di una trave di coda più lunga. Il SeaCobra “Improved” rispondeva anche ad un altro requisito importante: la capacità di essere facilmente manutenibile. La capacità bellica venne aumentata dotando l’elicottero dei missili TOW, installando il relativo sistema di sensori e acquisizione dei bersagli. Sul finire degli anni settanta, una versione migliorata, denominata AH-1T+, dotata di motori General Electric T700 ed avionica avanzata, venne proposta in vendita all’Iran, ma a causa del rovesciamento del regime dello Scià il contratto di fornitura venne annullato.
Verso gli inizi degli anni ottanta, l’USMC era alla ricerca di un nuovo tipo di elicottero imbarcato, ma nel 1981 il Congresso negò i fondi necessari all’acquisto di tali velivoli (gli Hughes AH-64 Apache). La scelta ricadde su di una versione ancor più potente dell’AH-1T, il Bell AH-1W “SuperCobra”, in grado di impiegare i missili AIM-9 Sidewinder e gli AGM-114 Hellfire ed avente un nuovo sistema di controllo del tiro (Fire Control System). Vennero stanziati fondi per l’acquisto di 179 nuovi elicotteri e 43 kit di aggiornamento dalla versione AH-1T.
Un dimostratore tecnologico dell’AH-1T+ ed un prototipo dell’AH-1W furono impiegati per testare un nuovo rotore principale sperimentale a quattro pale in materiale composito. Il nuovo sistema migliorava le prestazioni aerodinamiche, riduceva il rumore ed aumentava la capacità di resistenza ai danni subiti in combattimento. Priva di un contratto con l’USMC, la Bell sviluppò con i propri fondi questo nuovo elicottero, denominato AH-1Z “Viper”. Il “Viper” oltre ad adottare il nuovo rotore a quattro pale, possedeva un profilo lievemente differente dai sui predecessori per via delle alette porta carichi bellici; esse erano più grandi e permettevano la possibilità di montare alle loro estremità un missile Sidewinder o un Hellfire.
Poiché nel 1996, i costi di sviluppo per una versione navale dell’Apache (elicottero a cui i Marines puntavano già dal decennio prima), erano ancora troppo elevati, venne siglato un contratto per la fornitura all’USMC degli aggiornamenti necessari per portare 180 velivoli AH-1W alla versione AH-1Z.

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Utilizzatori 
 
Corea del Sud
Daehanminguk Yuk-gun

 Iran
Niru-ye Havayi-ye Shahanshahiy-e Iran

 Iran
Niru-ye Havayi-ye Artesh-e Jomhuri-ye Eslami-e Iran
 
Taiwan
Zhōnghuá Mínguó Lùjūn

 Turchia
Türk Kara Kuvvetleri

 Stati Uniti
United States Marine Corps
United States Navy



wikipedia









Altre annotazioni:
L’ AH-1Z Viper sviluppata dalla Bell di propria iniziativa le caratteristiche erano un nuovo rotore, a quattro pale in materiali compositi, cui conseguivano migliori prestazioni riduzione del rumore e più resistente ai danni da combattimento.Poi le ali sono state allungate e dotate di due ulteriori punti di aggancio a cui poteva essere montato il radar Longbow FCR montato sull’Apache. 
Il Corpo dei Marines ha utilizzato l’AH-1W Super-Cobra durante la Guerra del Golfo, nel 1990-91, quando 4 unità con un equipaggiamento misto di AH-1W e Bell UH-1 distrussero 97 carri armati, 104 altri veicoli corazzati e 2 batterie contraeree irachene senza perdere un solo velivolo in combattimento. Successivamente il Super-Cobra è stato impiegato in Afghanistan e in Iraq. 


Caratteristiche tecniche AH-1G Cobra:

Motore: un turboalbero Lycoming T53-L-13 da 1400 hp.
Diametro del rotore: 13.41 m.
Lunghezza: 13.54 m.
Altezza: 4.10 m.
Massa: 2754 kg a vuoto, 4309 kg massima al decollo.
Velocità orizzontale: 352 km/h.
Velocità di salita: 6.25 m/s.
Autonomia: 574 km.
Tangenza: 3475 m.
Equipaggio: pilota e mitragliere.
Armamento: una torretta brandeggiabile Emerson Electric TAT-141, montata sotto il muso, con una mitragliatrice GAU-2B/A da 7.62 mm a sei canne ruotanti oppure con due lancia-granate XM-129 da 40 mm; una mitragliatrice GAU-2B/A in un affusto M18 SUU-11A/A montato sotto una delle semi-ali; missili anticarro Hughes BGM-71A TOW filoguidati oppure Rockwell AGM-114A Hellfire a guida laser; missili anti-radar Motorola AGM-122A Sidearm; missili aria-aria AIM-9L Sidewinder a guida termica; contenitori lanciarazzi LAU-68 o LAU-69 per, rispettivamente, 7 e 19 razzi Hydra-70 da 7 cm; bombe a grappolo CBU-55 Thermobaric da 250 kg; lanciatore M118 per bombe fumogene.


Caratteristiche tecniche AH-1W Super Cobra:

Motore: due General Electric T700-GE-401 da 1680 hp.
Diametro del rotore: 14.60 m.
Lunghezza: 13.60 m.
Altezza: 4.10 m.
Massa: 4953 kg a vuoto, 6690 kg massima al decollo.
Velocità orizzontale: 352 km/h.
Velocità di salita: 8.20 m/s.
Autonomia: 587 km.
Tangenza: 3720 m.
Equipaggio: pilota e mitragliere.
Armamento: una torretta brandeggiabile A/A49E-7, montata sotto il muso, con un cannoncino M197 da 20 mm a tre canne ruotanti; fino a 8 missili anticarro Hughes BGM-71A TOW filoguidati oppure Rockwell AGM-114A Hellfire a guida laser; missili anti-radar Motorola AGM-122A Sidearm; due missili aria-aria AIM-9L Sidewinder a guida termica; contenitori lanciarazzi LAU-68 o LAU-69 per, rispettivamente, 7 e 19 razzi Hydra-70 da 7 cm; uno o due lanciatori LAU-10 per 4 razzi anti-nave Zuni da 127 mm.

fonte aviazione.org





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I Cobra in Vietnam

L’AH-1G si dimostrò validissimo già dal suo esordio in Vietnam, fornendo appoggio aereo ravvicinato a ogni reparto di terra. Esemplari successivi furono dotati di proiettori per missioni d’attacco notturne. Di tutte le unità dotate di Cobra, nessuna fu
più famosa di quelle della 1° Air Cavalry Division, che si ritennero I’equivalente moderno dei loro predecessori del selvaggio
West americano.
All’inizio dell’impegno americano in Vietnam, l’Air Cavelry era ancora un concetto relativamente nuovo per I’US Army, e le tattiche adottade dai reparti
elicotteristici erano spesso improvvisate. Le tattiche standard ebbero un’evoluzione graduale per far fronte alle condizioni contingenti e variavano da reparto a reparto, ma presto si seguì un’impostazione generale coerente, prevedendo l’impiego di squadre ‘hunter-killer’, note come ‘pink team’.
Questo sistema, in cui le squadre erano identificate con dei colori, è tipico dei reparti dì cavalleria. All’interno di ogni ‘pink team’ la
‘white section’, ossia i ‘bianchi’, comprende gli scout (esploratori) e la ‘red section’ è il plotone armi di accompagnamento. I1 ‘blue team’ rappresenta il plotone fucilieri aerotrasportato; la definizione comune usata per indicare i soldati di fanteria all’intemo di un reparto dì cavalleria è ‘blues’.
La squadra’hunter-killer’ composta da un elicottero OH-6 ‘Loach’ e da elicotteri AH-1 HueyCobra fu chiamata ‘pink team’ per via della combinazione di’rossi’ e’bianchi’ al suo interno. Quando un ‘pink team’ identificava un reparto nemico, essa avrebbe richiesto l’intervento dei ‘blues’. Una volta preparato il terreno d’atterraggio (LZ,Landíng Zone) con i1 fuoco di soppressione dei Cobra, e ripulito dalla presenza di truppe nemiche, i ‘blu’ sarebbero sbarcati dagli elicotteri UH-1 per inseguire la forza nemica. Gli equipaggi dei Cobra awebbero orbitato sopra la zona. pronti a fornire supporto.




All’altezza delle cime degli alberi il Cobra era vulnerabile come qualsiasi altro velivolo e per tattiche adottate dai reparti evitare il fuoco nemico veniva adottata una combinazione di velocità e agilità.

Armieri e personale di manutenzione sono stati gli oscuri eroi dei reparti dotati di elicotteri Cobra. Spesso operando nelle condlzioni più primitive,essi erano in grado di riarmare l’elicotteto con razzi e munizionamento per le mitragliere
Gatling in meno di 10 minuti. ll loro rapido lavoro consentì spesso agli AH-1 di tornare in combattimento mentre ancora infuriava la battaglia.

I piloti dì elicotteri OH-6 ‘Loach’ rimuovevano spesso le porte dei loro elicotteri nel tentativo di disporre di maggìore visibilità. Una volta localizzato ìl nemico, l’OH-6 si sarebhe rítírato a una quota superiore, mentre gli elicotteri AH-1 Cobra saturavano di fuoco I’ohiettivo. Oltre a effettuare missioni d’attacco, i Cobra appoggíarono spesso sortite SAR (operazioni di ricerca e salvataggio) e in un’occasione un elicottero Cobra riuscì persino a recuperare un pilota di F-100 abbattuto, il General Fogleman, che in seguito divenne comandante in capo dell’USAF. Non essendovi spazio nell’abitacolo, venne sistemato nel portello aperto del vano cannone per un volo dÍ 32 km verso la salvezza.

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L’alto morale dei reparti Cobra si rifletteva nell’adozione di vistose e sgargianti decorazìoni a bocca di pescecane dipinte sui musi delle macchine. I piloti adottarono la tattica di trasferirsi in zona di combattimento a quote medie per evitare il fuoco di armi leggere proveniente da terra, incontrato quasi dappertutto in Vietnam.




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I SeaCobra iraniani
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Era il lontano 1971 ed a guidare l’Iran c’era ancora lo Scià Reza Pahlavi, quando, a seguito di una richiesta per un mezzo controcarro ad ala rotante, l’americana Bell riuscì a piazzare ben 202 esemplari del proprio AH-1 Cobra nella versione in uso nel Corpo dei Marines, il bimotore AH-1J, considerata più performante in ambiente desertico.
La versione consegnata disponeva dei più potenti motori Pratt & Whitney T400-WV-402 e di una trasmissione più robusta. 
Inoltre, tutti gli esemplari erano dotati di una torretta equipaggtata con un cannone da 20 millimetri stabilizzato, mentre 62 esemplari erano anche abilitati al trasporto ed al lancio di missili controcarro TOW. 
Secondo alcune fonti, soltanto gli esemplari abilitati al TOW disponevano della motorizzazione più potente, mentre gli altri erano in tutto e per tutto simili ai mezzi in dotazione all’epoca nei Marines. 
C’è da sottolineare come l’Iran sia stato uno dei primi paesi al mondo a credere e poi a dotarsi di elicotteri d’attacco, arrivando, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, a disporre di una flotta ad ala rotante da far invidia agli eserciti più avanzati.
All’epoca nessun paese dell’Europa occidentale aveva in dotazione elicotteri d’attacco, eccezion fatta per meno di una decinadi AH-1G in servizio nell’Aviazione Navale spagnola. 
I Seacobra iraniani hanno attivamente partecipato al conflitto che ha visto l’Iran contrapposta all’Iraq, ingaggiando spesso furiosi duelli aerei con i Mil-24 iracheni.
I risultati di questi scontri sono molto difficili da decifrare, sconfinando spesso nella leggenda dei singoli piloti. 
Diversi documenti iraniani confermano ingaggi tanto con i Mil-8 Hip che contro gli Hind e, all’ occorrenza, anche contro velivoli ad ala fissa e, confessiamo, che un po’ di voglia di approfondire l’ argomento non ci manca affatto.
L’unico dato certo è la perdita di almeno dieci esemplari di AH-1J durante i combattimenti a fronte di sei Mil-24 iracheni, mentre nel 1988 due Cobra vennero abbattuti da una coppia di MiG-23 sovietici dopo essere entrati nello spazio aereo afgano. 
Alla fine del 2008 all’Islamic Republic of Iran Army erano ancora in servizio almeno 50 di questi elicotteri, suddivisi tra i reparti dell’Esercito regolare ed i Guardiani della Rivoluzione islamica, che dispongono di una propria aeronautica militare. 
La voglia di autonomia che contraddistingue l’industria iraniana non poteva che interessare anche il Cobra, considerato un elemento importantissimo nello strumento militare iraniano. 
Ecco così che sono apparse diverse versioni locali rispettivamente sul finire degli anni novanta e agli inizi del 2000. 
Il numero esatto di questi esemplari convertiti è difficile da stabilire, così com’è complesso
tracciarne l’evoluzione.
I primi due modelli che incontriamo sono il Panha 2091 e l’HESA P4, i quali sembrano una specie di incrocio tra I’AH-1J ed il monomotore AH-1F. 
Si deve, innanzitutto, sottolineare che vengono indicati come due mezzi differenti,
mentre è più probabile che si tratti del medesimo mezzo sviluppato dalla HESA (Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company)a cui è stato dato il nome di Panha.
L’equivoco è scaturito dal fatto che si sono viste in giro più versioni di questo elicottero, probabilmente tutte a livello prototipico.
La prima cosa che appare evidente è la presenza del canopy con le superfici piatte tipiche dell’AH-1F, per cui è possibilissimo che alcuni di questi elicotteri (si vocifera pachistani) siano stati esaminati da vicino dai tecnici iraniani.
Successivamente, è stata notata un’altra versione che, mantenendo il canopy come sopra, introduceva un sistema di puntamento sul muso, inoltre anche l’abitacolo, a sentire gli iraniani, è diventato un glass-cockpit. Ma la storia non finisce qui!
L’Iran, infatti, ha intrapreso la produzione in loco dei SeaCobra attraverso la consolidata prassi del “reverse engineering”.
I nuovi AH-1J costruiti in Iran sono noti come Tufan (Tempesta) e sono grossomodo equiparabili all’AH-1T Improved SeaCobra.
Come i Panha 2091 ed HESA P4 anche questa variante è compatibile con il missile TOW, dispone di un’avionica avanzata ed è stata vista trasportare dei missili Misagh-2 (versione locale del notissimo AIM-9 Sidewinder), per cui si tpotizzano delle capacità aria-aria spinte o comunque il consolidamento di tattiche di tal tipo nell’Esercito iraniano.

Di Giuseppe Fassari
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Profili delle versioni



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Profilo AH-1F israeliano



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