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M102 & AC-130 E Pave Aegis in Vietnam

Posted by on 28 Dicembre 2012

M102  AC-130
Ubon RTAFB, Thailandia – Avieri dell’USAF sbarcano un cannone M137 da 105mm dalla fiancata di un aerocannoniera Lockheed AC-130 E Spectre (programma “PAVE AEGIS”). Quest’arma e’ in pratica il “cuore” dell’obice a traino meccanico M102 (vedi a fondo pagina), che nel PAVE AEGIS e’ stato modificato e dotato di un nuovo affusto fisso in sostituzione dell’originale M31carriage. L’M102 spara proietti da 15 kg ad una distanza massima di 11.500 metri. La velocita’ alla bocca e’ approssimativamente 500 metri al secondo. In aria la cadenza di tiro tipica e’ di 3 colpi al minuto, mentre nella versione campale puo’ salire sino a 10 colpi al minuto per i primi 3 minuti.  L’AC-130E fu il primo Hercules cannoniera a montare questa potente bocca da fuoco.
M102  AC-130M102 montato a bordo di uno dei primi AC-130E PAVE AEGIS. Sulla volata e’ applicato un deflettore di vampa lungo 90 cm installato per proteggere l’ala sinistra dalla fiammata. I primi AC-130E con il pezzo da 105  iniziarono ad operare nel Febbraio 1972 dalla base aerea di Ubon, in Thailandia. Il radome accanto alla bocca da fuoco e’ il Beacon Tracking Radar AN/APQ-150, mentre accanto a quest’ultimo e’ ben visibile un cannoncino Bofors da 40mm. I PAVE AEGIS operanti nel Sud Est Asiatico erano assegnati al 16th Special Operations Squadron (SOS), 8th Tactical Fighter Wing (TFW). Entrambi i reparti erano posti sotto il comando della 7th Air Force.
M102  AC-130
L’M102 con l’affusto completo smontati da un AC-130
M102  AC-130
Vista dell’M102 dal’interno di un AC-130. Ogni AC-130E “PAVE AEGIS” imbarcava fino a 96 proietti da 105mm disposti in due rastrelliere contenenti rispettivamente 72 e 24 colpi. Dietro la culatta e’ possibile notare la safety cage colore giallo, installata al fine di proteggere i serventi dal violento rinculo, che aveva una corsa di oltre 120 cm. L’angolo di azimuth andava dai 0° ai 20°, mentre l’elevazione dai 0° ai -40°. La quota d’attacco variava fra i 5500 e i 10500 piedi, a seconda della minaccia presente a terra (l’aereo era particolarmente vulnerabile all’artiglieria contraerea e ai missili spalleggiabili tipo Strela). Le missioni, in larga parte notturne, avevano una durata fra le 3 e le 6 ore. In genere pero’ non si superavano le cinque ore complessive.
Nel corso del primo mese di operazioni (23 Febbraio-30 Marzo 1972), l’unico e solo AC-130E PAVE AEGIS (#571) di stanza a Ubon compi’ 32 sortite, distruggendo o gravemente danneggiando 218 dei 239 autocarri individuati. Il pezzo da 105 fu responsabile del 76% delle perdite nemiche. Sfortunatamente il #571 fu abbattuto dalla artiglieria contraerea proprio il 30 di Marzo. L’equipaggio in ogni caso sopravvisse e venne recuperato il giorno seguente da un elicottero, assistito da un altro Spectre (senza obice). Nei mesi successivi ulteriori AC-130E furono equipaggiati con il 105mm.
In seguto questo aereo prese parte all’offensiva di Pasqua del 1972, dove per la prima volta fronteggio’ carri armati. In quel periodo il 16th SOS tento’ di ottenere munizioni HEAT da 105, ma queste purtroppo non erano ancora state testate ed approvate per l’impiego a bordo del PAVE AEGIS. Il comando decise dunque di ripiegare con la munizione M327 HEP (alto esplosivo al plastico), ma nemmeno questa aveva ottenuto l’approvazione dall’USAF. Il 26 Maggio 1972 l’aviazione riusci’ comunque a fornire al 16th SOS una trentina di M327 traccianti (HEP-T) a titolo sperimentale al fine di consentire agli equipaggi di determinare i parametri balistici per il Fire Control System (FCS) di bordo. La cosa funziono’, ma i traccianti avevano un brutto difetto: rivelavano la posizione dell’aereo al nemico. E cosi’ per tutta la campagna gli AC-130E spararono principalmente le tradizionali munizioni HE, e sapete una cosa? Ottennero egualmente buoni risultati. Ad esempio il 15 Aprile misero KO cinque carri Nordvietnamiti, seguiti da ulteriori cinque il giorno 23. Da Aprile a Giugno i PAVE AEGIS con il 105, pur rappresentando appena il 12,5% del totale della flotta, furono responsabili del 55% dei carri nemici distrutti.
Durante la battaglia della citta’ di An Loc, i 105mm furono inoltre strumentali nel colpire con grande precisione edifici e truppe nascoste dentro questi ultimi. Agli equipaggi furono date delle mappe della citta’ disegnate a mano, cosi’ da poter colpire con il massimo grado di accuratezza attraverso correzioni ad incrementi di cinque metri. Questo sistema si rivelo’ molto piu’ rapido, efficace ed efficente rispetto alle tradizionali coordinate. Ovviamente i comandanti di terra furono altamente impressionati, anche perche’ i PAVE AEGIS potevano colpire in prossimita’ delle truppe amiche come nessun’altro aereo era in grado di fare.
Ecco i commenti di alcuni ufficiali che combatterono ad An Loc nel 1972:
“In a building the best ordnance you can put on it is napalm; and a Spectre with a 105 will run anybody out of any place […] a Spectre with a 105 is the most devastating weapon they heave”
Consigliere Anziano de 3rd Ranger Group ad An Loc dall’8 Aprile al 31 Maggio
“…there was nothing the NVA could do when the [PAVE AEGIS] was overhead except crawl into a hole and hope that it didn’t hit them”
Maggiore K.A. Ingram, che rimase ad An Loc per 31 giorni
“… Communist soldiers fled thei bunkers when AC-130 PAVE AEGIS fired on their positions. It was the single most effective weapon used at An Loc”
Capitano Harold Moffett, 53 giorni ad An Loc
La capacita’ di fare fuoco con precisione a breve distanza dalle truppe amiche fu cruciale in diversi scontri. Ad esempio nei pressi di Dak Pek durante la notte del 10 Giugno 1972. Nonostante la scarsa visibilita’ e le spesse nubi, un AC-130E salvo’ letteralmente un reparto assediato, colpendo il nemico a meno di 500 metri di distanza dalle truppe amiche. In quell’occasione furono sparati un totale di 62 colpi da 105mm e 216 granate da 40mm.
Sopra: uno spaccato con i sistemi d’arma e i principali equipaggiamenti e sensori dell’AC-130E Pave Aegis. Nella versione finale del Pave Aegis le Minigun vennero completamente eliminate. In basso, un obice  M102 dell’US Army fotografato in Iraq nel 2004.
Fonte: LINK

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